MONUMENTI
I principali monumenti storici, archeologici e naturali della Gallura
Chi decide di trascorrere le proprie vacanze in Gallura lo fa soprattutto per la bellezza del mare, del clima caldo e piacevolmente ventilato e per i ritmi in grado di rinfrancare il corpo e la mente. Ma ci sono anche tantissimi monumenti in grado di stupire il visitatore immergendolo in un pezzo di storia spesso ignorato. Un tesoro archeologico e naturalistico ammirabile in tutti i comuni del territorio nell’entroterra, come sulla costa.
Gli Olivastri di Luras
Sono Olivastri che da migliaia di anni vivono indisturbati sulle colline intorno al Lago di Liscia. Uno spettacolo meraviglioso che lascia a bocca aperta per la maestosità degli ulivi. Ogni fusto, infatti, raggiunge anche 14 metri con una circonferenza che supera i 12 metri. L’intera piantagione copre una superficie di 600 metri quadri circa con un albero che viene chiamato il “Grande Patriarca” perché considerato l’ulivo più antico d’Europa. Nel 1991 il sito è stato dichiarato Monumento Naturale per la sua bellezza e il Grande Patriarca è stato inserito con orgoglio nella famosa lista dei 20 alberi italiani più secolari. Nella stessa zona vale una visita anche il Lago Liscia, tra Luras, Lugosanto e Sant’Antonio Gallura, tre comuni che ospitano questo lago circondato da un ambiente naturale incredibile e dove è possibile fare anche un giro in battello.
Da Tempio Pausania al Monte Limbara
Oltre alla bellezza del centro storico di Tempio Pausania con le sue antiche chiese, le vie e le case di pietra, nel territorio è possibile visitare anche il Nuraghe Majori. Si tratta di un monumento che risale all’Età del Bronzo Medio, costruito con enormi pietre. L’interno del Nuraghe ospita una specie di pipistrelli molto piccoli che prende il nome di Rinolophus Hipposideros. Sempre in prossimità di Tempio, per gli amanti del trekking, il Monte Limbara offre proposte davvero allettanti che attraversano le famose rocce sarde dalle forme realistiche alle torri di granito, con la possibilità di fotografare scorci naturali di straordinaria bellezza e specie di uccelli molto rare.
Dal Museo del Banditismo alle leggende di Aggius
A pochi chilometri da Tempio Pausania si trova Aggius. Percorrendo le stradine del comune il visitatore si accorgerà delle bellezze che vi sono misteriosamente nascoste e delle tante leggende che accompagnano questo luogo. Il centro ospita il Museo del Banditismo sardo che contiene armi da fuoco e documentazione autentica, che testimonia il dominio spagnolo. Una leggenda narra che il centro storico ha subito negli anni sanguinose lotte tra banditi che si contendevano il comando della zona e che spesso le atrocità subite facessero pensare alla presenza malefica di satana. Si tratta ovviamente di una leggenda, che consente però al visitatore di rivivere un pezzo di storia di questo territorio. Da segnalare anche il belvedere per ammirare la maestosità del panorama.
Le Tombe dei Giganti e il Nuraghe della Prisgiona di Arzachena
Poco fuori da Arzachena si trovano le Tombe dei Giganti, risalenti al 1400 a. C. circa. Sono composte da una camera con funzione funeraria larga 3 metri e lunga ben 30 metri nella quale si omaggiavano i defunti della comunità con doni e preghiere. Poco distante si trova il Nuraghe la Prisgiona. Gli archeologi ritengono che in quest’area vi fosse anche un vero e proprio villaggio nuragico, dove il popolo viveva la sua quotidianità tra il lavoro dei campi e la bellezza dei paesaggi che il luogo regala.
Le Conche Fraicate
Le Conche Fraicate sono cavità naturali di tipo roccioso formatesi in seguito all’erosione millenaria e poi spesso cinte da muri in granito. Si tratta di formazioni presenti solo in Gallura in diversi comuni ed esistenti già nella preistoria. hanno forme accattivanti e negli anni sono state utilizzate anche come rifugio.
I monumenti di Olbia
Anche il comune di Olbia è ricco di attrazioni culturali che testimoniano un passato antico e florido che risale a circa 4000 anni fa. Parliamo del famoso pozzo Sacro di Sa Testa e del nuraghe Riu Mulino, dal castello di Pedres all’antica necropoli di San Simplicio fino al Museo Archeologico di Olbia, da visitare per conoscere la storia di questa parte dell’isola.