MUSEI

I musei da vedere in Gallura

Tanti musei più noti e meno noti da visitare in Gallura. Non solo mare limpido e cristallino e paesaggi mozzafiato, il territorio offre diverse testimonianze storiche, spesso catalogate e rese visibili in strutture espositive e musei.

Il Museo Archeologico di Olbia

Il Museo Archeologico di Olbia è forse uno dei più importanti musei della Gallura. Si tratta di una struttura suddivisa in varie sezioni, che permette al visitatore di fare un viaggio indietro nel tempo a partire dalla preistoria fino al XIX secolo, attraversando tutte le civiltà alternatesi nella parte nord-orientale della Sardegna: la popolazione fenicia, greca, punica e romana. Nel museo si trova una vasta esposizione di reperti e documenti storici. Il percorso si divide infatti in due piani: in cui si dislocano ampie sale ricche di oggetti (terracotte, anfore, corredi funebri), relitti (in particolare di un’imbarcazione medievale), reliquie greche, sculture (ad esempio la testa di Domiziano e di Ercole), collezioni di monete, collane e tanto altro.

Museo etnografico Galluras, il museo della "Femina Agabbadora"

Il museo etnografico Galluras si trova a Luras. È molto noto per l’esposizione di un martello che, nell’antichità, veniva usato per aiutare gli uomini a porre fine alla loro esistenza: martello della Femina Agabbadora per l’appunto. Il museo è suddiviso in varie stanze e piani, attraversando i quali è possibile percepire l’atmosfera dei tempi antichi. Nei vari piani è possibile vedere una vasta raccolta di reperti legati all’agricoltura, alla pastorizia e agli attrezzi da lavoro. Via via che si sale per i piani della struttura è possibile vedere vecchi mobili, oggetti da cucina e tanto altro. Percorrendo le stanze di questo museo non si può fare a meno di percepire la grande differenza del passato con i tempi moderni.

Il museo del sughero di Calangianus

Tra i musei più belli della Gallura figura senz’altro anche quello di Calangianus, dedicato alla lavorazione del sughero. Questo museo è in grado di trasportare il visitatore in una storia antica senza precedenti, in cui viene mostrata su vari piani la modalità di lavorazione artigianale e industriale del sughero, nonché il processo di estrazione del materiale stesso dalle querce. Calangianus è ancora oggi uno dei principali centri di produzione del sughero.

Il museo delle Civiltà del mare di San Teodoro

Il museo delle Civiltà del mare di San Teodoro si divide in due sezioni: una archeologica e una naturalistica ambientale. Visitare questo museo significa catapultarsi in una storia lontana migliaia di anni, dove è possibile conoscere la storia dell’area costiera dal 350 a.C. sino al medioevo, tramite un percorso dislocato in varie stanze contenenti reperti e altri oggetti di ricostruzione storica (il più antico reperto ivi presente è dato da un’anfora greco-italica). I reperti contengono una vasta esposizione a partire dall’età Punica, fino a mostrare, tramite un’apposita teca, i reperti più recenti (dal 1500 al 1700 circa). Tra tavole fotografiche (in particolare del relitto della nave romana di “Baia Salinédda”, del secolo III d.C., circa), anfore, collezioni di monete, ceramiche da mensa e da cucina, collane e accessori in bronzo. 

I musei di Tempio Pausania

A Tempio si trova il museo il Museo diocesano di Tempio Ampurias, contenente una vasta esposizione di oggetti sacri e liturgici, di dipinti e documenti antichi. Particolare il museo storico delle macchine del sughero, mentre di grande interesse è il Museo Bernardo De Muro. Quest’ultimo contiene una vasta esposizione di costumi di scena, cimeli e altri oggetti di interesse culturale, appartenenti a Bernardo De Muro, tenore noto a livello internazionale venuto a mancare nel 1955.