OLBIA

Porta d’ingresso della Gallura, Olbia è una tappa fondamentale per chiunque arrivi in Sardegna dalla parte Nordorientale. Una città moderna, ma allo stesso tempo con origini antichissime, da sempre polo attrattivo e patria dell’intrattenimenti, che è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, cercando di coniugare lo sviluppo con la tutela del suo incantevole panorama.

Storia ed origini di Olbia

Le prima presenze durante l’età del bronzo sono confermate da dolmen, menhir e circoli megalitici risalenti al 3500-4000 a.C. La civiltà nuragica ha lasciato qui i segni del suo passaggio, come nella tomba dei Giganti, il nuraghe Riu Mulinu, il pozzo di Sa Testa, tracce dell’antica civiltà a Olbia. Dal VII secolo a.C la zona fu abitata dai fenici e dai greci, ma diventa un abitato stabile nel V-IV secolo a.C. con i cartaginesi, che dotarono la città di mura e torri difensive.

Sotto la giurisdizione romana, Olbia diventò il centro principale della costa orientale sarda. Le strade furono lastricate, vennero costruite le terme, l’acquedotto e un foro di discrete dimensioni. I resti di queste opere romane sono visibili ancora oggi nei pressi del palazzo comunale e in località Tilibbas. Di epoca romana è anche la villa S’Imbalconadu e i relitti delle navi scoperte nel 1999 nel porto vecchio di Olbia, probabilmente affondate durante un attacco condotto dai Vandali, che mandò quasi completamente in rovina la città.

Le spiagge di Olbia

Il golfo di Olbia si affaccia sull’area marina di Tavolara e permette di accedere a tutta la Costa Smeralda. Nel territorio sono presenti tantissime calette turchesi, tra cui le quattro insenature di Porto Istana e il Lido di Pittulongu, la spiaggia preferita dagli olbiesi. A nord confina con Golfo Aranci e in questo tratto di costa si alternano litorali più rocciosi come Bados e Mare e Rocce a sabbia bianca come Marina di Cugnana e Portisco. Andando verso sud si arriva a San Teodoro in cui è possibile ammirare gli arenili giallo ocra di Lido del Sole o altre spiagge mozzafiato come Porto Istana e Punta Corallina.

Monumenti e siti archeologici di Olbia

Il nome di Olbia è stato scelto dagli antichi greci e olbìa, che significa felice, è uno dei centro più movimentati ed economicamente sviluppati della Gallura. Contrariamente a ciò che si pensa, Olbia non è solo mare e belle spiagge, ma anche dal punto vista archeologico può offrire tanto. Passeggiando per le vie del centro è facile individuare testimonianze storiche che confermano i fasti del passato, e durante gli scavi archeologici continuano ad essere rinvenuti elementi di grande valore.

Nel museo Archeologico, sito sull’isolotto di Peddone, sono conservate le scoperte storiche più importanti, tra cui un tesoro di quasi 900 monete d’oro e i resti e i pezzi più importanti ritrovati in 450 tombe di epoca punico-romana.

La basilica di San Simplicio è stata costruita tra l’XI e il XII secolo e rappresenta il più importante centro di culto nordorientale e la testimonianza cristiana più antica della Sardegna. San Simplicio è il patrono di Olbia e nel mese di maggio è ricordato con una grande festa che comprende una processione ed un corteo in costume. La chiesa di San Paolo è in stile barocco ed è molto apprezzata per via della sua cupola multicolore, realizzata con delle splendide maioliche.

Cosa vedere vicino a Olbia

San Pantaleo

Un piccolo borgo a metà strada tra tradizione e glamour, a pochi passi da Olbia e affacciato su alcune delle spiagge più belle della Costa Smeralda. Conosciuto anche come “il paese degli artisti”, conserva tra i suoi vicoli lo spirito bohemien tanto apprezzato dai registi della serie di James Bond, che decisero di girare tra queste strade alcune scene del film. San Pantaleo si sviluppa sul territorio di Olbia, sul massiccio granitico di Cugnana, immerso nella natura, a breve distanza dalle destinazioni più in voga della Costa Smeralda. Il centro è un vero è proprio gioiello, dove il bianco degli oleandri contrasta con il rosa granitico degli edifici e in cui è possibile girare tra atlier, boutique e negozi di prodotti tipici. Il giovedì, specialmente in primavera, il borgo ospita un mercato tipico che è tra i più belli dell’isola, in cui non solo gustare e acquistare prodotti tipici, ma anche apprezzare le opere di pittori, ceramisti, orafi e intarsiatori che si ritrovano a San Pantaleo ogni settimana.

Porto Rotondo

Come Porto Cervo, Porto Rotondo offre locali esclusivi, un’accesa vita mondana e spiagge incantate. Si trova tra i Golfi di Cugnana e di Marinella e ha un porto molto attrezzato con 800 posti barca destinati ai turisti. Porto Rotondo nasce dall’iniziativa imprenditoriale dei veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, che decisero di dare impulso a questo luogo rendendolo una località da favola. Lo stile veneziano è ben visibile nelle strutture architettoniche degli edifici centrali e nella piazza principale, chiamata appunto piazzetta San Marco. Le villette e le multi-proprietà si affiancano a hotel di lusso e extra-lusso, in cui durante il periodo estivo decidono di soggiornare personaggi famosi e uomini dell’alta finanza nazionale ed internazionale.