PADRU
Padru si trova nella regione storica del Monteacuto, nel Nordest della Sardegna, a circa 20 chilometri da Olbia, circondato dalla natura incontaminata del Parco Naturale di Tepilora.
La storia di Padru
Le sue origini sono dubbie. C’è chi pensa che il borgo sia nato ai tempi del dominio di Roma sull’isola, e chi ne attesta la nascita nel XVIII secolo. Il nucleo più antico di Padru è Pedrabianca, un tempo chiamata Sa Pedra Bianca. Ma per trovare una citazione della cittadina bisogna attendere il 1777 circa nei registri dei battesimi della chiesa di Buddusò intitolata a Sant’Anastasia. Successivamente Padru è citata sempre assieme a Orghieri, tanto che in molti hanno ipotizzato che si trattasse dello stesso posto. È certo però che, dopo aver fatto parte del borgo di Buddusò, Padru diventa comune indipendente nel 1996.
Cosa vedere a Padru
Il centro ruota attorno alla Chiesa di San Michele Arcangelo. L’edificio risale al 1800 e appare come una casa rurale nel tipico stile sardo. Dalla frazione di Sa Serra si può invece raggiungere la piccola Chiesa di Sant’Elia: si tratta di un edificio di culto campestre costruito nel XV secolo, meta di pellegrinaggi nel corso della festa di fine maggio, occasione perfetta per assaporare uno dei piatti tipici del luogo, ossia la pecora bollita.
A circa un chilometro da Padru sorge il complesso archeologico di Santu Miali, incastonato in un contesto naturalistico assai verdeggiante. In quest’area è possibile ammirare i resti di due chiese medioevali, una domus romana e di una necropoli con circa 15 tombe. Qui sono stati ritrovati gioielli, monete romane, denari argentei e frammenti di ceramiche, ancora oggi in fase di restauro.
Dal centro di Padru si possono poi raggiungere dei belvedere che regalano panorami davvero incantevoli, come ad esempio quello di S’Ifferru di Sa Contra. Da qui la vista spazia sulle foreste di S’Ozzastreddu e di Sa Pianedda, che in autunno sono prese d’assalto dai cercatori di funghi.
Dalla frazione di Pedrabianca, circondata da formazioni rocciose dalle forme stravaganti come la “Sa Conchedda de Fizza Ona”, si arriva facilmente al Parco Naturale di Tepilora, attraversato dal Rio Posado: all’ombra del Monte Tepilora, dalla caratteristica forma triangolare, si stendono piccoli gioielli naturalistici come la Foresta di Usinavà, il lago artificiale di Maccheronis e le aree umide popolate da fenicotteri, comorani, cavalieri d’Italia e aironi.
Le spiagge vicino a Padru
Sono distanti appena una ventina di chilometri alcune delle più belle spiagge di tutta la Sardegna, tra le quali spicca Cala Girgolu, parte del comune di Loiri-Porto San Paolo. Si trova tra Capo Coda Cavallo e Porto Taverna e raggruppa una serie di spiaggette, sabbiose o composte da ciottoli levigati, bagnate da acque cristalline, con l’Isola di Tavolara all’orizzonte. Particolarmente bella è la Spiaggia della Tartaruga, per via della presenza di una roccia granitica a forma di testuggine.
A due passi da Padru si trovano poi alcune delle più belle spiagge di San Teodoro, dalla Spiaggia di Punta Molara a La Cinta, quell’idilliaca striscia sabbiosa lunga cinque chilometri, incastonata tra il mare e la laguna retrostante.
Ci sono poi la spiaggia dell’Impostu, circondata da piante di mimosa e da oleandri, la Spiaggia dell’Isuledda, avvolta dalla macchia mediterranea profumata di corbezzoli, mirto e ginestra e poi la spettacolare Cala Brandinchi. Quest’ultima è soprannominata “la piccola Thaiti” e regala un paesaggio meraviglioso con il mare turchese, le dune sabbiose punteggiate da gigli di mare e ginepri e infine le due pinete alle spalle.
Cosa vedere nei dintorni di Padru
Il Monte Nieddu è quel massiccio granitico sotto i 1000 metri di altezza che separa Padru da San Teodoro. I sentieri qui presenti permettono agli escursionisti di addentrasi in un mondo incontaminato, tra macchia mediterranea, lecceti, querceti e sughereti. Si può visitare il monte a piedi, in mountain-bike oppure a cavallo, sperando nel frattempo di scorgere falchi e aquile reali. Tra i luoghi più suggestivi che si possono incontrare durante un’escursione al Monte Nieddu ci sono le piscine naturali di Pitriolu, meta degli appassionati di canyoning e quelle smeraldine di Rio Pitrisconi.
Tra le altre cose da vedere nei dintorni di Padru c’è la Tomba dei Giganti di Su Mont’e S’Abe, nel comune di Olbia. Si tratta di un sito nuragico risalente ad almeno 4000 anni fa, sviluppatosi in due periodi differenti. Il dolmen vagamente allungato è prenuragico (della cultura Bonnannaro) mentre la stele e l’esedra risalgono al 1600 a.C.: la forma della Tomba dei Giganti rimanda alla testa del toro, nota divinità nuragica.